Home > Cultura > Miti e leggende > Gnomi, folletti e UFO

Gnomi, folletti e UFO



Il messaggero di sabato 10/11/2001

Una per una, ecco tutte le segnalazioni reatine che sono state certificate dall’Associazione internazionale di Ufologia.

Gnomi e Ufo abitano qui; il presidente Tony Canzio: «Il luogo top è il lago del Salto»  di FRANCESCO CHIARETTI


Gnomi, folletti e ufo sono presenti nel Reatino: a dirla così, la reazione non può che essere subito quella di un sorriso ironico. Ma basta non farsene accorgere dal noto ufologo Tony Canzio - presidente della Iau (Associazione Internazionale di Ufologia) - che crede fermamente in queste presenze e si batte da anni per promuoverne le notizie e la conoscenza.

Dunque, professor Canzio, alcune parti del territorio reatino sono state privilegiate da questi esseri particolari per le loro apparizioni? «E' proprio così - dice l'esperto - e precismente parliamo dell'Amatriciano e del Cicolano dove, nei pressi del Lago del Salto, si è registrato il maggior numero di avvistamenti».

Certo, ma in questi casi è lo scetticismo a prevalere anche perché la fantasia di chi racconta tali fatti può spaziare tranquillamente passando di mano in mano. «Abbiamo nomi e cognomi di chi ha avuto la fortuna di imbattarsi in tali fenomeni che non sono favole; nella zona di Amatrice, il 12 aprile del 1993, ben due pastori dissero di aver visto passare, intorno alle 13.30, due dischi volanti. In particolare uno di essi riferì a un nostro studioso che il primo disco volante era di colore grigio metallizato chiaro e procedeva ad una velocità impressionante, tanto che è stato impossibile vedere altro; dopo pochi istanti è apparso un altro disco volante più grande e scuro che procedeva a velocità minore e aveva intorno tutte luci colorate intermittenti, improvvisamente il disco ha iniziato a roteare e poi si è allontanato schizzando via in verticale».

Per gli gnomi, sempre secondo Tony Canzio, il posto ideale del Reatino sarebbe il Lago del Salto, dove vanno a fare anche il bagno. «Il 7 dicembre del 1997 - dice l'ufologo - Marta Camineri (una nostra studiosa poi deceduta in un incredibile incidente stradale) si apposta sulle rive del Lago del Salto e, verso le 16.30, all'imbrunire, vede, dall'altra parte del lago, una sorta di mini-astronave dalla quale sostiene di aver visto scendere una serie di piccoli uomini (i famosi gnomi) con strane teste e occhi orientaleggianti, che si tuffano nel lago, ne escono dopo mezz'ora, risalgono sull'astronave e scompaiono. La Camineri scatta anche delle foto, ma quelle con gli gnomi le vengono misteriosamente rubate dall'appartamento».

Ma i misteri del Lago del Salto sono ancora molti. «Il 20 maggio del 1999, una coppia di giovani si apparta in auto nei dintorni del lago ma verso le due la ragazza lancia un urlo sostenendo di aver visto un puffo che li guardava amoreggiare. I due scappano e confessano l'episodio a Marco R., veterinario reatino,fratello del ragazzo coinvolto nell'episodio e grande appassionato di Ufo. Il veterinario ha raccontato il fatto a un nostro studioso che ha subito pensato ad uno gnomo».

E siamo all'apoteosi per il Lago del Salto. «Il 16 novembre del 2000, alle 6.30 del mattino -conclude Canzio - una giovane che sta aspettando l'autobus nella zona afferma di aver visto un oggetto non identificato tuffarsi nelle acque del lago: le dimensioni descritte (forma discoidale, lunghezza dieci metri circa) e il fatto che non sia riapparso fanno pensare a un Ufo, vale a dire un oggetto non identificato sottomarino».

Fantasia o realtà? Retaggio di storie contadine arcaiche o moderne manipolazioni ufologiche o mass-mediatiche? Chissà, non resta che provare per credere, magari passando un periodo di vacanze in queste zone che, tutto sommato, si possono ritenere fortunate di poter raccontare episodi così particolari che, se da una parte scatenano lo scetticismo, dall'altra stimolano l'interesse perché nessuno può smentirli con certezza, fino a prova contraria.

«Sono scettico sull’esistenza di tali esseri, ma credo ai fenomeni di avvistamento legati a presenze tanto più inquietanti quanto più impossibili da spiegare» Esordisce così il sindaco di Fiamignano, Angelo Di Marzio: «Nella zona del Salto la tradizione è ricchissima di racconti di folletti, di figure particolari e curiose, di anime della notte: tutti fenomeni al limite del credibile, ma sicuramente più "veri" degli ufo e di quello che ci vogliono far credere attualmente con le immagini televisive e quelle virtuali tendenti a distorcere la realtà molto di più dei vecchi racconti dei contadini. Siamo di fronte alla tradizione di una civiltà contadina arcaica che è cresciuta con le "pantàsime" e i "mazzamorelli", piccole figure che durante la notte si dice facessero dispetti specie a chi non era religioso o a chi aveva commesso qualche birboneria; non sono quindi meravigliato da tali fenomeni se interpretati in questa ottica e non in quella di voler stravolgere in ogni modo la realtà. A Fiamignano ci sono ancora degli anziani che raccontano queste vecchie storie che sono sicuramente meno manipolate di quelle attuali». E Di Marzio propone di avviare studi di approfondimento. «Stiamo parlando di un fenomeno molto interessante dal punto di vista scientifico, sono disposto a mettere a disposizione il Comune che amministro per avviare dibattiti, convegni e conferenze di studio con antropologi ed esperti del settore; dalle nostre parti queste storie esistevano molto prima che arrivassero gli ufologi, i mass-media e le televisioni».